CONTRI

CONTRI
Due leoni in piedi o rampanti d’oro che sostenevano tre spiche di frumento, a similitudine del arme de Bagni, era lo stema tolto da costoro sul campo rosso. Francesco, figliolo d’Annibale Contri, macellaro, così fecela dipingere del 1614 in una paliola di palio, fatto correre per la Beata Vergine di settembre, in honore dell’immagine dipinta nel muro del molino di sopra; e così si vede in cima di una inferiata presso il molino di sotto, nella casa che fu di Giulio Forlani, restaurata da Antonio di Giovanni Contri che la comperò.