BISI

BISI
Lo scudo dello stema de Bisi havea nel fondo un terzo del medesimo di color rosso et il rimanente superiore d’argento. Su la linea traversa divisoria stavano posati due gatti di color cinericcio, rivolti faccia a faccia e con un piede d’avanti alzato, quasi accennando un ramo di castagno che sorgea dal mezzo et occupava, con le foglie, la parte superiore del campo carico di frutti. Lodovico, figliolo di Antonio Maria Bisi e di Lucrezia Gandolfi, che habitò nella Viazzola del Nome d’Iddio nella casetta che rifabricò poi m. Zan Battista Vancini tornitore detto per sopranome Scolenghino, così la fece circa il 1630, e così era ivi dipinta di mano di Giovanni Antonio Candi.