GNUDI
Costoro haveano pure lo scudo diviso in due. La parte di sopra era bianca con un mezzo cane levriero rosso; l’inferiore era lavorata a scacchi verdi e bianchi. Così la fece Giacomo di Pietro Antonio Gnudi, che era pellacano e possedé la casa in Borgo da Sera che fa cantone superiormente alla viazzola che conduce alla chiesa del Nome d’Iddio; qual casa, stata doppo di m. Cesare Righetti, fu poi di Paolo di Sforza Busi il figlio del quale, Francesco droghiero, la rifabricò et i suoi figli e nipoti la possederono del 1716.